martedì, aprile 01, 2008

Odio (perverso).

Oltre all'innata capacità di provare sentimenti negativi nei confronti di un'altra persona, il termine viene usato in senso figurato per riferirsi alla forma più estrema di rifiuto verso cose o persone. A differenza dell'amore, l'odio non è necessariamente preceduto dalla volontà d'espressione: può, infatti, essere causato per costrizione, proprio malgrado. Viene inoltre considerato comunemente in contrapposizione all'amore; di fatto i due sentimenti possono essere accostati per l'intensità e l'impeto.

Odio reattivo: Questo tipo di odio è, secondo Erich Fromm, sempre il risultato di una profonda ferita o di una situazione dolorosa e immutabile a cui ci si trova di fronte impotenti.